Tipo d’intervento
L’argilla espansa Leca gioca un ruolo chiave nel restauro conservativo di una struttura del Cinquecento: Leggerezza, resistenza e durabilità le caratteristiche messe in campo nel quadro dell’intervento di consolidamento delle volte dell’ex convento di Piazza Armerina a Enna.
Il restauro dell’ex convento dei Frati Minori Osservanti di San Pietro di Piazza Armerina (EN), è stato caratterizzato da tutte le complessità proprie di un intervento su una struttura che, oltre alle problematiche tipiche di ogni contesto di particolare valore storico-architettonico, ha dovuto tenere in attenta considerazione anche i delicati aspetti strutturali di un edificio risalente al tardo Cinquecento. Pregevole esempio di architettura medio-rinascimentale, la chiesa di S. Pietro e il convento omonimo furono edificati nel XVI secolo, diventando ben presto fra i più importanti della città, e all’epoca della costruzione erano situati al di fuori delle mura di Piazza Armerina. L’edificio attuale è il frutto del lavoro di ampliamento dei frati Francescani ai quali, dopo annose controversie, fu affidato nei primi anni del 1500. Nel 1624 il convento di S. Pietro, tramite concessione del Vicerè Emanuele Filiberto di Savoia, fu dichiarato di regio patronato con il conseguente innalzamento dello stemma reale nella chiesa, e diverse famiglie nobili fecero costruire all’interno della chiesa cappelle di gran pregio al fine di utilizzarle come mausolei. Dopo le leggi di liquidazione dell’asse ecclesiastico, il complesso venne destinato a caserma dei Carabinieri e diventò di proprietà comunale. Successivamente il convento fu abbandonato e divenne oggetto di un cantiere di restauro rimasto incompleto, e solo a partire dagli anni Novanta la parrocchia di San Pietro ha provveduto a rifare i tetti dell’ala est e a recuperare una parte dei locali.
IL restauro conservativo, messo a punto dai tecnici comunali, ha portato al consolidamento delle strutture portanti, al rifacimento delle coperture e al ripristino delle volte, al restauro e trattamento protettivo dei paramenti murari a vista, un ascensore interno e la cura del verde del chiostro interno all’ex convento; anche pavimentazioni, tinteggiature e intonaci sono stati completamente ripristinati durante l’intervento di recupero. E proprio nella fase di ripristino delle volte Laterlite è stata coinvolta per la fornitura di circa 300 m³ di argilla espansa Leca in granulometria 8/20, utilizzata per il riempimento delle stesse.
L’intervento ha costituito un ambito di impiego in cui le caratteristiche di leggerezza e resistenza dell’argilla espansa Leca si sono rivelate determinanti. Adatta per la realizzazione di sottofondi, coperture, riempimenti, alleggerimenti, isolamenti e confezionamento di calcestruzzi, è un aggregato leggero che, grazie alla sua struttura cellulare racchiusa in una scorza clinkerizzata, ottimizza il rapporto tra peso e resistenza. Oltre a rivelarsi funzionale nella realizzazione di isolamenti termici grazie al basso valore di conducibilità termica certificato, l’argilla espansa Leca non contiene materiali organici né loro derivati, non marcisce, non si degrada nel tempo, resiste bene ad acidi, basi e solventi conservando inalterate le sue caratteristiche e garantendo una eccezionale durabilità.
Nell’intervento in questione, in particolare, il materiale è stato scelto al fine di non gravare eccessivamente sulle strutture cinquecentesche delle volte. L’argilla espansa Leca è stata pompata da una autocisterna fino a raggiungere le zone di applicazione, al fine di realizzare uno strato di riempimento destinato in un secondo tempo ad ospitare il getto di consolidamento. Ciò ha consentito di ripristinare un adeguato grado di funzionalità statica senza parallelamente sottoporre le strutture esistenti a eccessivi carichi permanenti, realizzando così un intervento in grado di offrire tutte le necessarie garanzie di stabilità e durata nel tempo.