Le coltivazioni fuori suolo nascono in risposta alla mancanza di terreni idonei alla coltivazione sia per le caratteristiche intrinseche originarie che per i fenomeni di stanchezza del terreno, consentendo di ottenere produzioni controllate e standardizzabili sia dal punto di vista qualitativo che igienico-sanitario durante tutto il ciclo colturale.
Facile reperibilità, caratteristiche chimico-fisiche standardizzabili, elevato potere isolante che riduce le escursioni termiche dannose alle piante, assenza di sostanze fitotossiche o agenti patogeni e resistenza al compattamento e alla frantumazione fanno dell’argilla espansa IdroLeca il substrato ideale per la coltivazione fuori suolo.
L’argilla espansa IdroLeca viene utilizzata in orticoltura all’interno di speciali sacchi da 30 litri per la coltivazione di piante di pomodoro, peperone, cetriolo, zucchino e fragola. In floricoltura viene impiegato per la produzione di fiori e fronde recisi all’interno di canalette (Gerbera, Rosa, Anthurium) con ottimi risultati in termini di maggior numero di steli fiorali/pianta e maggiore lunghezza degli steli.
IdroLeca posta in appositi contenitori, sacchi o vasi in plastica, consente di:
- gestire in modo ottimale gli elementi nutritivi senza incorrere in aumenti di salinità e conducibilità elettrica. L’argilla espansa, infatti, non interferisce con la soluzione nutritiva somministrata alla pianta;
- assicurare l’ancoraggio dell’apparato radicale;
- assicurare un’elevata porosità e una buona capacità di ritenzione idrica;
- ottenere una produzione con caratteristiche standardizzate e costanti nel tempo;
- essere riutilizzata e riciclata.
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