Utilizzare Leca significa:
- ridurre il peso proprio del reinterro;
- ridurre la spinta che il terreno di monte esercita sul muro;
- ridurre le dimensioni del muro che funge da struttura stabilizzante;
- garantire un dreno continuo (50% circa di vuoti).
Come dimostrato da uno studio realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria strutturale del Politecnico di Milano, particolarmente interessante risulta l’utilizzo di Leca nel caso di dover mettere in sicurezza, rispettando l’attuale Normativa sismica, muri di sostegno a gravità già esistenti. Nella maggior parte dei casi, la sostituzione di parte del terreno di monte non con un tradizionale inerte di cava ma con Leca, può essere la soluzione vincente.
L’argilla espansa ha infatti un elevato angolo d’attrito, sensibilmente superiore a quello di un terreno granulare naturale, ha una permeabilità elevata e soprattutto un peso specifico assai ridotto. Utilizzando l’argilla espansa Leca si può, grazie alla minore spinta esercita sul muro di sostegno, permettere la verifica strutturale anche nel caso l’opera sia realizzata in zone ad elevata sismicità. Nel caso di strutture già esistenti, sostituire il terreno di monte con Leca permette da un lato di evitare l’accumulo di pressioni neutre dall’altro di ridurre sensibilmente le spinte pseudo-statiche che, in caso di sisma, andrebbero a gravare sulla struttura.
Ai vantaggi già citati, in caso di pareti contro terra che delimitano ambienti abitati, serbatoi o piscine, si unisce l’efficace isolamento termico garantito dall’argilla espansa Leca (λ 0,09 W/mK).
Per questa applicazione è consigliato l’uso della speciale argilla espansa antirisalita i umidità Leca TermoPiù che garantisce anche un’efficace protezione contro l’umidità, eventualmente associata ai moduli Termobag, il sistema certificato per l’isolamento termico e il drenaggio delle pareti interrate.